12 gennaio 2011

la botta dopo i bagordi delle feste

Capita un momento che...

-ti arriva un messaggio da un amico di vecchia data
-la stessa persona si è sempre fatta viva poche volte (volontà sua o di un fidanzato molto geloso come mia ipotesi)
-avaro di telefonate, dovevo sempre richiamare io. Ma tutto sommato mi faceva piacere sentirlo perchè è una brava persona.

Inizio parentesi esplicativa

Cos., lo chiamo così. Conosciuto dopo la mia "storia" finita con Rosario che mi fece da nave scuola visto la mia fresca fresca uscita allo scoperto, pure Cos. ebbe da Rosario i primi rudimenti. Solo che un po' incantato sognava una relazione fissa e seria, cosa che Rosario non poteva certo offrirgli. Dopo averlo frequentato per un po' e con il rischio che Rosario mi mettesse contro Cos. non ci siamo più visti. Sta in quel del Lago Maggiore, sponda lombarda.

Cos. si rifà vivo a capodanno con un messaggio personale, di auguri di buone feste. Gli rispondo che ricambio gli auguri e che avrei piacere di fare una telefonata sempre se il suo boy glielo permette. Tempo un paio di giorni e oggi mi chiama.

Fine parentesi

"Cos. che piacere sentirti!!! Ma che voce roca caspita!!! che ti è successo?... Dai ti richiamo io tra 10 minuti? Faccio pausa pranzo e così nel contempo ci si sente, va bene?"




Rispetto la promessa e lo chiamo.




...e mi casca il mondo addosso...




il simpatico e fisicato Cos. adesso è tetraplegico. Vittima di un incidente in macchina che gli ha sconvolto la spina dorsale.


Per tutto il giorno il pensiero mi ritorna. Per ogni stupidaggine a cui pensavo, mi tornava subito in mente lui e la sua situaizone. Quasi mi mettevo a piangere.

Non so perchè. Forse perchè mi immagino il suo futuro, costretto ad un badante 24/24, la sua vita sconvolta, i suoi genitori che doppiamente adesso dopo la scoperta dell'incidente hanno avuto anche quella della sua omosessualità. Convinti che sia una malattia da guarire, lui aveva preferito tenerli all'oscuro di tutto e vivere da emigrato al nord.

Non mi sono mai permesso di pensare o invidiare i ricconi. Sono grato della vita che faccio e di tutto quello che ho. Mi ritengo una persona molto fortuna ed in buona salute. Se fossi un credente ringrazierei Dio tutti i giorni, ma non è decisamente il mio caso.

Intorno a me capita di sentire di fare i soliti discorsi di invidia per la macchina lussuosa, la firma nell'abito o negli occhiali o per chi ha un posto di lavoro che frutta molto.

C'è chi sta meglio e chi sta peggio di me, non sentirti mai migliore o peggiore di nessuno. Quello che stai passando l'avrà già passato qualcun altro. Rimboccati le maniche e vai avanti. Senza sofismi eccessivi o promesse di un aldilà. La vita è adesso, non puoi evitarla, prendine il bene e il male che ti arriva e goditela. Sii felice di quel che hai, invidia gli altri solo se diventa un esempio.

Questo è quello che cerco di portare avanti.

Non voglio compatire Cos. e neppure ritenermi fortunato. Non merita nè l'uno nè l'altro atteggiamento. Voglio fargli sentire che gli sono vicino, per quanto possa abitare distante, nel mio possibile gli starò vicino.


Un saluto Cos. hai dimostrato una forza d'animo impressionante durante la telefonata, meriti di avere attorno persone che ti sappiano dare altrettanta fiducia in tè stesso e di continuare nella tua vita. Un abbracio amico mio